Telecomando Rolling Code e Shelly 1 - ecco come fare!

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Scritto da Vincenzo Caputo

Probabilmente all'interno delle vostre case non mancano telecomandi a Radiofrequenza 433Mhz.

Di solito tali telecomandi vengono usati per l'apertura di tende motorizzate, tapparelle, cancelli, ecc...

In passato abbiamo realizzato anche diversi progetti domotici con relè a 433 Mhz, chi non si ricorda i famosi eMylo a 1 e 2 canali.

Abbiamo anche mostrato più volte come sia possibile clonare i segnali di tali radio-comandi tramite dei bridge che poi fungono da ponte tra la tecnologia RF433 ed il WiFi.

Abbiamo mostrato per esempio il funzionamento del Broadlink RM Pro oppure quello del Sonoff RF Bridge giusto per citarne due tra i più famosi.

Questi bridge permettono poi di replicare il segnale RF 433 Mhz direttamente tramite il proprio smartphone liberandoci di fatto dall'obbligo di dover usare il telecomando.

Purtroppo però i segnali RF 433Mhz non sono tutti "clonabili", infatti esiste una categoria, i Rolling Code, che non possono essere clonati dai normali bridge.

Questa particolare famiglia di segnali RF 433 Mhz ha particolarità di trasmettere un segnale con una codifica che varia ciclicamente (da questo la dicitura Rolling Code) finalizzata proprio ad una maggiore sicurezza contro le clonazioni.

Infatti se per l'apertura o chiusura di una tenda ci interessa relativamente che il nostro segnale possa essere eventualmente catturato e riutilizzato da eventuali malintenzionati, quando parliamo per esempio di un cancello che da accesso ad una proprietà privata, il discorso si fa un po' più serio.

Ecco il motivo dell'esistenza delle due versioni, codificata e non.

La prima viene utilizzata in tutti quei casi in cui la sicurezza sia un fattore critico, la seconda nei casi in cui non è invece un grosso problema.

Questo tipo di funzionamento dei segnali RF Rolling Code, da un lato aumenta la sicurezza dei nostri accessi, dall'altro impedisce l'utilizzo degli RF Bridge che permettono facilmente di integrare queste funzioni nei nostri amati ecosistemi smart.

Come fare dunque a gestire un segnale Rolling Code dal nostro smartphone?

L'idea è quella di continuare a far svolgere questa funzione al telecomando, ma usare in accoppiata un classico attuatore domotico che prema il pulsante al posto nostro.

In questo caso ci verrà incontro il versatilissimo Shelly 1.

Lo Shelly 1 è acquistabile su Amazon al seguente link: https://amzn.to/3bdEUJR

Prima di mettere mani allo Shelly 1, dovremo saldare due fili elettrici direttamente sul pulsante del telecomando che vogliamo domotizzare.

Aprite dunque il telecomando e individuate i piedini del pulsante sul PCB.

Per verificare con certezza dove saldare i due fili elettrici potrete fare un ponte volante con un filo elettrico finché non vedete il led del telecomando che si accende.

A questo punto saprete dove saldare.

Richiudete se volete il telecomando facendo uscire gli altri due capi dei fili elettrici.

A questo punto, unendo i due fili, il led del telecomando dovrebbe accendersi ed il segnale RF 433 Mhz dovrebbe essere trasmesso regolarmente.

Sfrutteremo il contatto pulito dello Shelly 1 (morsetti 0 e 1) per cortocircuitare i due fili elettrici su richiesta tramite smartphone.

Andate dunque a collegare i due fili in uscita dal telecomando ai morsetti 0 e 1 dello Shelly 1 (il verso è indifferente).

Lo Shelly può essere liberamente alimentato a 230V o a 12V, questo non influisce in alcun modo sul contatto pulito.

A questo punto vi consiglio di impostare lo Shelly con un Auto Off di un secondo.

Questo servirà a fare in modo che lo Shelly 1 tenga chiuso il contatto per un solo secondo, più o meno quello che faremmo premendo manualmente il pulsante sul telecomando.

Naturalmente a questo punto avrete anche la possibilità di gestire vocalmente il vostro telecomando sia con Google Assistant che con Amazon Alexa.

Nel seguente video potrete osservare una prova effettuata direttamente dalla mia automobile per l'apertura del cancello del mio cortile.

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Vincenzo Caputo

Nato a Matera, il 1° novembre 1977. Sono da sempre appassionato di tecnologia e ho un'esperienza lavorativa ventennale nel settore IT. Mi piace sperimentare e cercare sempre nuove soluzioni e soprattutto mi piace comunicare le mie esperienze agli altri.


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