Shelly Motion - la recensione in anteprima

Shelly

Scritto da Vincenzo Caputo

 A questo giro sono stato molto fortunato ricevendo un esemplare dello Shelly Motion Sensor prima che venisse reso disponibile al pubblico. Un'anteprima assoluta!

Mentre scrivo l'articolo il dispositivo non è stato ancora immesso sul mercato ed è stato solo annunciato da Allterco.

https://shelly.cloud/ifa-2020-products/#features

Non è una novità assoluta per noi di vincenzocaputo.com ricevere dispositivi della famiglia Shelly in anteprima (siamo stati tra i primi, se non i primi a parlarne in Italia), ma questa è stata la prima volta che il contenuto del pacco portava in dote una lettera accompagnatoria di presentazione del prodotto.

Riassumo qui di seguito brevemente il contenuto traducendolo in italiano.

"Ciao

Prima di tutto iniziamo con un enorme GRAZIE per essere tra le prime persone in assoluto a possedere e testare il sensore di movimento Shelly! 

Apprezziamo la tua opinione e ti guardiamo come parte della nostra giovane squadra.

Quello che stai tenendo tra le mani in questo momento è un sogno che si avvera!

Il nostro sogno era creare il perfetto sensore di movimento Wi-Fi. Un sensore che consuma così poca energia che può essere connesso a Internet tutto il tempo fornendo una risposta in tempo reale - veloce come un battito di ciglia.

Un sensore senza bisogno di ricaricare o sostituire la batteria per oltre un anno in base al regolare utilizzo quotidiano

Quello che prima era un sogno è ora una realtà e vogliamo condividerlo con tutto il mondo a partire da te.

Divertiti ad esplorare le numerose capacità di Shelly Motion. 

Attendiamo la tua opinione

Cordiali saluti Shelly Team"

Da quanto scritto in questa lettera accompagnatoria, emergono alcuni elementi interessanti riguardo al dispositivo di cui andremo ad approfondire le caratteristiche tra poco (oltre al fatto che vengo considerato come parte della squadra Shelly! :D :D :D).

Pare che il dispositivo sia sempre connesso ad internet, cosa non proprio scontata per un sensore a batteria che funziona tramite WiFi, caratteristica che porta alla seconda considerazione espressa nella lettera cioè la velocità di rilevazione e reazione del sensore praticamente istantanea. Sarà veramente così?

Lo scopriremo presto.

Ma veniamo all'ultimo dato sottolineato nella presentazione, una ottimizzazione tale da permettere a questo dispositivo di rimanere perpetuamente connesso ad internet tramite WiFi garantendo comunque un'autonomia, con la batteria in dotazione, di oltre un anno.

Bene, questo dato se fosse confermato sarebbe a dir poco clamoroso.

Non mi rimane che aprire la confezione del dispositivo ed iniziare a scorgerne il contenuto.

La confezione da subito l'idea di un dispositivo non proprio compatto e questo credo che in molti già l'abbiano intuito dalle immagini che circolano in rete.

In realtà una volta aperta la confezione mi sono accorto che lo Shelly Motion non è poi così grande, anche se sinceramente abbiamo visto dispositivi della stessa categoria più compatti.

Per darvi un'idea delle dimensioni, è come tenere un uovo in mano.

Nella confezione, oltre allo Shelly Motion, è presente il manuale utente e il supporto per fissare il sensore a parete.

A dirla tutta lo Shelly Motion non è un semplice sensore di movimento perché integra al suo interno anche un sensore di luminosità e un sensore di vibrazioni.

Quindi in effetti non è facile paragonarlo con altri dispositivi simili di altre marche.

Nella seguente immagine un esploso del dispositivo con in evidenza alcuni sensori in dotazione.

Come vedete nell'immagine, gran parte dello spazio all'interno dell'involucro è occupato da una batteria da circa 7000 mAh a 3.7V (nel libretto delle istruzioni viene data per 6500 mAh).

Probabilmente il fatto che questo dispositivo non sia proprio tra i più compatti in circolazione è dovuto proprio alla scelta progettuale di usare il protocollo WiFi che notoriamente è più energivoro di altri protocolli più specifici per la domotica.

Di positivo c'è che non avrete bisogno di utilizzare nessun hub ulteriore per connettere questo dispositivo alla vostra rete perché verrà abbinato al WiFi domestico come qualsiasi altro dispositivo di rete.

Come tutti i dispositivi della famiglia Shelly sarà possibile gestire lo Shelly Motion tramite il proprio smartphone utilizzando l'applicazione Shelly Cloud.

La procedura di accoppiamento con l'app è la medesima di tutti i dispositivi Shelly e non sto qui a ri-spiegarla perché l'abbiamo mostrata decine di volte... eventualmente fate riferimento a qualche nostra vecchia guida.

Sarà necessario scaricabile dal Google Play (scaricabile QUI) o dall'App Store (scaricabile QUI), l'app SHELLY Cloud.

Una volta aperta l'applicazione sarà sufficiente creare un account per poter accedere alla schermata iniziale e seguire le istruzioni a schermo.

Il manuale utente consiglia di ricaricare completamente lo Shelly Motion prima del primo utilizzo.

Nei pressi del connettore microUSB potete osservare un led di stato ed un altro pulsante (dal lato opposto) che servirà a mettere in funzione di dispositivo oppure resettarlo alle impostazioni di fabbrica.

Dopo aver accoppiato lo Shelly Motion all'app Shelly Cloud potrete monitorare lo stato di rilevazione movimento del sensore in 4 diversi modi:

  • no motion
  • motion detected
  • motion detection deactivated
  • vibration or movement is detected

Come vi dicevo poc'anzi è possibile anche leggere lo stato di illuminazione dell'ambiente e naturalmente il livello della batteria ricaricabile integrata. 

Vediamo ora le modalità operative dei vari sensori integrati nello Shelly Motion

Illuminazione:

Shelly Motion misura l'intensità della luce in Lux e può rilevare 3 diverse soglie di illuminazione: Scuro, Crepuscolo e Luminoso.

Queste 3 soglie sono personalizzabili.

Per impostazione predefinita Scuro è inferiore a 100, Crepuscolo è compreso tra 100 e 500 e Luminoso è superiore a 500.

Sensibilità di movimento:

Consente di regolare il livello di sensibilità del sensore. Di default il valore è 50, valore che permette il rilevamento di oggetti superiori a 15 kg ad una distanza di 5 metri. Se si dispone di un animale domestico o un robot aspirapolvere, l'impostazione di questo valore consentirà al sensore di non rilevarlo durante il movimento.

Motion blind time:

Può essere impostato nell'intervallo da 1 a 5 minuti. Entro il periodo impostato, i rilevamenti di movimento, non verranno segnalati. Verranno segnalati solo i movimenti rilevati dopo il tempo impostato.

Conteggio impulsi movimento:

Consente al sensore di inviare avvisi solo se il movimento viene ripetuto. È solitamente utilizzato per evitare falsi positivi. Il valore predefinito è 1, ma in caso di falsi positivi può essere innalzato fino a 4.

Modalità operativa di rilevamento del movimento:

Controllo luci in base a determinate condizioni di illuminazione. Le opzioni sono:

  • In qualsiasi luce;
  • solo quando è buio;
  • Crepuscolo;
  • Luce;

Se il sensore non si trova nel campo di illuminazione specificato, non rileverà il movimento e non eseguirà alcuna azione.

Sensibilità allarme manomissione:

Shelly Motion ha un accelerometro integrato per rilevare vibrazioni. Se qualcuno sta cercando di deviarlo o spostarlo da dove è posizionato, lo Shelly Motion invierà una notifica. È possibile regolare il livello di sensibilità in base alle proprie esigenze.

Sensore di movimento:

Da qui è possibile abilitare o disabilitare il rilevamento del movimento del dispositivo Quando disabilitato, il sensore non invierà informazioni in caso di movimento fino a quando non lo si abilita nuovamente.

Sleep Time:

Questa funzione consente di disabilitare temporaneamente il sensore dal rilevare e inviare informazioni sul movimento per un determinato periodo di tempo. Scaduto il tempo specificato, il sensore verrà riattivato. Il il tempo di sospensione può essere terminato manualmente abilitandolo da Menu sensore di movimento.

Timer di programmazione:

Shelly Motion supporta modalità operative basate su giorno e ora, parametri di alba e tramonto.

Dopo aver impostato i parametri di funzionamento dei sensori integrati nello Shelly Motion, sarà possibile impostare le action.

All'interno delle action andremo a definire come si dovrà comportare lo Shelly Motion ad ogni rilevazione.

Si potrà agire nei singoli menù oppure attivare una comodissima configurazione guidata passo passo come quella che vedere qui di seguito.

Scelgo livello di luminosità

Scelgo la durata della rilevazione

Scelgo la luce (o il relè) che deve reagire alla rilevazione

Done! In 3 semplici passaggi ho configurato un azione con il mio nuovissimo Shelly Motion.

Naturalmente nelle action si potranno poi settare più nel dettagli anche altri parametri come lo spegnimento eventuale della luce dopo il tempo di rilevazione, ecc...

Riguardo alla lettera che il Team Shelly mi ha mandato insieme al dispositivo di cui vi ho parlato ad inizio articolo, devo dire che riscontro l'effettiva velocità di reazione alla rilevazione.

L'attivazione delle luce che ho impostato come prova è veramente istantanea.

Sulla durata della batteria naturalmente non posso esprimermi, altrimenti dovrei attendere circa un anno prima di pubblicare questo articolo.

In ogni caso il mio giudizio su questo dispositivo può definirsi positivo.

Potevano farlo più piccolo? Certamente la scelta di produrre un sensore a batteria con connettività WiFi ha obbligato Allterco ad integrare una batteria molto capiente e di conseguenza di grandi dimensioni.

Devo dire che il dispositivo ha anche un certo peso (sempre "merito" della batteria) ma questo lo ritengo secondario perché non ti tratta di un dispositivo portatile.

Concludendo ritengo che lo Shelly Motion sia un multi-sensore molto completo ed efficace che paga nelle dimensioni non compattissime la scelta progettuale di utilizzare il protocollo di comunicazione WiFi.

Non vi dimenticate però che il WiFi porta con se il vantaggio di non aver bisogno di ulteriori Hub o Bridge per connettere il dispositivo alla propria rete e il vantaggio di poter utilizzare i protocolli di comunicazione tipici delle reti ip come l'http, MQTT, ecc... aprendo scenari di compatibilità e interoperabilità veramente vasti anche con dispositivi di altre marche o servizi e software aperti a tali protocolli.

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Vincenzo Caputo

Nato a Matera, il 1° novembre 1977. Sono da sempre appassionato di tecnologia e ho un'esperienza lavorativa ventennale nel settore IT. Mi piace sperimentare e cercare sempre nuove soluzioni e soprattutto mi piace comunicare le mie esperienze agli altri.


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