Sistema di videosorveglianza con pannello fotovoltaico
di Vincenzo Caputo
23 Settembre 2017
Domotica
Le cose di cui avete bisogno per realizzare questo progetto:
- App IPWebcam PRO
- App Tasker
- Pannello fotovoltaico (sconto del 12% usando il codice coupon: SportO)
- Un vecchio smartphone da usare come webcam
- Un treppiede per smartphone
Sono passati circa 3 anni da quando ho pubblicato il mio primo video sul canale YouTube collegato a questo Blog. Ricordo molto bene quel video perchè era il mio primo "esperimento" con Tasker e con mio grande stupore non avevo trovato nulla di simile girando per la rete già realizzato da qualcun'altro. Così decisi di realizzare un video e di metterlo online sperando riscuotesse dei consensi. Le ore che seguirono furono moto gratificanti per me perchè piovvero complimenti da ogni dove e il video venne addirittura ripreso da HDBlog (articolo). Per la verità il video era veramente pessimo a livello tecnico (potete guardalo qui), non potevo immaginare che l'avrebbero guardato più di un pugno di utenti, ma l'dea era molto interessante e la realizzazione tecnica passava in secondo piano!
Ed eccomi qui oggi a riprendere il discorso da dove avevo iniziato. In molti mi hanno scritto per chiedermi se fosse stato possibile in qualche modo sorvegliare capanni o depositi agricoli dove sono frequenti i furti di mezzi e attrezzature e dove non di rado, sono assenti sia corrente elettrica che connessione su linea telefonica. Partendo dalla base che avevo già realizzato ho gironzolato per la rete alla ricerca di qualcosa che potesse dare autonomia al mio smartphone webcam oltre la normale autonomia della batteria integrata. Ho trovato che da non molto sono in commercio del mini pannelli fotovoltaici usati per lo più dagli escursionisti che spesso sono in giro per molti giorni nella natura senza poter avere accesso a punti di ricarica elettrica. Tali pannelli sono dotati di una semplice presa USB che mette a disposizione la classia 5v per la ricarica degli smartphone.
Qui in basso potete vedere una foto di quello che ho proposto nel video che trovate in coda all'articolo.
Si tratta di un pannello fotovoltaico ripiegabile da 7W realizzato in materiale impermeabile e qundi adatto all'uso all'esterno.
L'idea, come avrete ben capito, è di collegare con un cavo USB il nostro Smartphone/webcam al pannellino perchè venga ricaricato di giorno e usare la batteria integrata per estendere l'autonomia alle ore notturne. In questo modo potremo avere virtualmente un funzionamento illimitato della nostra webcam senza la necessità di avere corrente elettrica disponibile. In caso avessimo bisogno di ulteriore buffer di capacità (in caso per esempio di molti giorni di scarsa illuminazione del sole) potremmo affiancare al sistema un power banck (ne esistono addirittura di solari per unire le due cose).
L'altra criticità da affrontare era la mancanza di connessione ADLS. In questo caso il primo pensiero è andato all'utilizzo di una connessione mobile, ma ad una prima verifica mi sono accorto che le reti 3G sono tutte sottoreti private degli operatori telefonici, quindi senza ip pubblico. Studiando IP Webcam PRO (l'app che trasforma lo smartphone in webcam), ho notato che è possibile configurare uno streaming Cloud tramite il servizio gratuito Ivideon. Ho provato a registrarmi e a farlo funzionare ed effettivamente si riesce ad accedere allo smartphone senza avere un ip pubblico. Il rovescio della medaglia è che il video della vostra webcam transiterà attraverso server esterni non sotto il vostro controllo. Un altro dubbio mi ha assalito riguardo a questo tipo di configurazione ed è quello che riguarda il consumo di traffico dati. Sappiamo infatti che le sim telefoniche con traffico dati non sono mai di tipo flat. E se lo smartphone avesse ipoteticamente fatto upload del video 24h/24h verso il server Ivideon, non ci sarebbe stato piano tariffario che avrebbe retto. Per fortuna tra le FAQ del servizio Ivideon ho trovato indicazioni che il traffico in uscita viene attivato solo durante le richieste di accesso esterno alla webcam. In caso contrario il traffico giornaliero generato è quatificabile in pochi Megabyte. Fatta questa ultima doverosa precisazione mi sembra che il cerchio si chiuda e che il sistema possa tranquillamente funzionare. Nel video in coda all'articolo mostro come mettere in funzione lo streaming Cloud Ivideon e altri piccoli dettagli. Metto in coda anche i vecchi video per la parte di programmazione Tasker che vi permetterà eventualmente di attivare anche alcuni automatismi.
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