Shelly DoorWindow2 - cosa cambia rispetto alla prima versione?
Shelly
Scritto da Vincenzo Caputo
A fine 2019 ho recensito in anteprima il primo sensore porta/finestra della famiglia Shelly, esattamente lo Shelly Door/Window.
Quando ho pubblicato la mia recensione il dispositivo non era ancora in vendita, ma è stato messo in vendita pochi giorni dopo.
Sinceramente sono andato a rileggermi il vecchio articolo che avevo scritto e non immaginavo fossero passati quasi due anni!
In ogni caso avevo accolto con piacere la presentazione di questo prodotto in quanto andava ad arricchire e completare l'offerta della famiglia di prodotti Shelly.
Tuttavia non avevo risparmiato di fare qualche considerazione non proprio lusinghiera sullo standard di comunicazione utilizzato (il WiFi) e di conseguenza sulla necessità di usare batterie non proprio economiche per garantire un'autonomia paragonabile a sensori che usano tecnologie di comunicazione più parche nei consumi.
Avevo anche notato (e segnalato) che la reattività del sensore non fosse proprio fulminea. Vedremo questa nuova versione!
Dunque oggi vado a parlare del successore dello Shelly Door/Window, quello che, in uno slancio di creatività, Allterco Robotics ha chiamato Shelly Door/Window2.
https://shelly.cloud/products/shelly-door-window-2-smart-home-automation-sensor/
A questo giro mi sono perso l'anteprima, anzi a dire il vero arrivo piuttosto in ritardo con la pubblicazione di questa recensione.
A mia parziale discolpa devo dire che Allterco non mi sta dando tanto retta ultimamente, saranno presi dalla creazione di nuovi prodotti probabilmente... a proposito "a quando lo Shelly 4 Pro?".
Allterco se ci sei batti un colpo, ti prego!
Abbiamo divagato a sufficienza, quindi torniamo all'argomento del giorno.
Ecco a voi lo Shelly Door/Window2
Identico al vecchio modello vero?
In effetti non è che potessero inventarsi chi sa quale cambio di design, i sensori porta finestra sono così punto e basta!
A guardare bene però una piccola differenza con il vecchio modello è presente.
Lo Shelly Door/Window2 ha un piccolo forellino nella parte alta che nel vecchio modello non era presente. Questo forellino permette di resettare il dispositivo o di risvegliarlo semplicemente.
La stessa funzione, nel vecchio modello, era assolta da un piccolo pulsante presente all'interno del sensore quindi accessibile solamente tramite apertura dello stesso rimuovendo lo sportellino posteriore.
Decisamente meglio la nuova soluzione!
In effetti è stata ridisegnata la parte interna della custodia in plastica al fine di evitare che si potesse muovere (e rompere) durante le operazioni di sostituzione delle batterie.
Prima di addentrarci nella recensione dello Shelly Door/Window2 faccio un piccola premessa per i meno esperti.
Per chi non lo sapesse, i sensori porta finestra sono dei dispositivi formati da due elementi, uno passivo, che di solito contiene solo una calamita, e uno attivo che contiene l'elettronica di controllo del contatto (a calamita) e la radio per comunicare il proprio stato ad un server locale o remoto.
La tipica installazione di questi dispositivi è quella che potete osservare nella foto d'esempio qui di seguito: Un parte va applicata sul montante della porta e l'altra parte sulla porta stessa in maniera tale che quando la porta è chiusa i due elementi siano vicini e quando è aperta i due elementi siano lontani. In questo modo il dispositivo riesce a rilevare (tramite il contatto magnetico) se la porta o la finestra sono aperte o chiuse.
Lo Shelly Door/Window2, lo dico subito, non è una rivoluzione rispetto al suo predecessore, ma rappresenta una piccola evoluzione, più che altro un affinamento della precedente versione.
Come il suo predecessore, lo Shelly Door/Window2, usa due batterie di tipo CR123 a 3V, soluzione non proprio economicissima perché ci vogliono 8 euro circa per ogni sensore che usate, che andranno cambiate poi, nella migliore delle ipotesi, dopo circa un anno (durata media che dipende comunque dalla quantità di attivazioni a cui è sottoposto il sensore).
La scelta di usare questo tipo di batterie scaturisce dalla scelta progettuale di usare il WiFi come protocollo di comunicazione, protocollo abbastanza energivoro e non nato specificamente per applicazioni di domotica.
Tuttavia il sensore porta finestra di Shelly è praticamente sempre sconnesso dal WiFi tranne per brevissimi momenti a seguito della rilevazione del cambio di stato del sensore stesso.
In questo modo la sua autonomia si avvicina di molto a sensori che utilizzano il protocollo ZigBee o ZetaWave.
Altra piccola differenza dello Shelly Door/Window2 rispetto al suo predecessore riguarda la presenza nell'ultima versione dei pin per il debug sul PCB.
La procedura di accoppiamento con l'app è la medesima di tutti i dispositivi Shelly.
Sarà necessario scaricabile dal Google Play (scaricabile QUI) o dall'App Store (scaricabile QUI), l'app SHELLY Cloud.
Una volta aperta l'applicazione sarà sufficiente creare un account per poter accedere alla schermata iniziale.
a questo punto vi verrà chiesto di creare una stanza: potrete scegliere ovviamente il nome della stanza e una serie di immagini pre-caricate oppure caricarne voi stessi una. Una volta creata vi troverete di fronte a questa schermata.
Premendo in alto a destra il simbolo con le 3 linee orizzontali si aprirà il menù a tendina dove potrete aggiungere dispositivi, creare altre stanze, aggiungere dei gruppi oppure aggiornare il firmware dei dispositivi già connessi.
Inserite le batterie nel vostro Shelly Door/Window2, che dovrebbe mettersi in modalità accoppiamento (LED rosso lampeggiante), e cliccate su aggiungi dispositivo.
Sarà necessario inserire i dati della vostra rete wifi (ssid e password). L'app farà uno scan della rete e aggiungerà in automatico il dispositivo rilevato.
Non appena ci appare la prima schermata di configurazione e gestione dello Shelly Door/Window2 ci accorgiamo in realtà di non essere di fronte ad un semplice sensore porta/finestra, ma piuttosto ad un multi-sensore.
Infatti lo Shelly D/W2 integra al suo interno anche un sensore di temperatura, un sensore di luminosità ambiente e un sensore di vibrazioni.
Sarà dunque possibile usare questi sensori per monitorarne lo stato oppure per realizzare delle automazioni tramite la Shelly Action configurabili direttamente all'interno dell'app Shelly Cloud.
Alla fine dell'articolo vi mostrerò una prova all'interno della video recensione.
Come va questa nuova versione a livello di reattività rispetto al suo predecessore?
Devo dire che l'attivazione è molto più rapida della prima prova che avevo fatto quasi due ani fa. È probabile che da allora siano stati fatti molti affinamenti del firmware che hanno migliorato la risposta di questo sensore.
Mi sento però di fare qualche considerazione e di dare anche qualche consiglio a chi si appresta ad utilizzare un sensore che funziona come abbiamo spiegato poco sopra.
Abbiamo infatti sottolineato che lo Shelly Door/Window2, per evitare di esaurire l'energia contenuta nella batteria in pochi giorni, è sempre scollegato dal WiFi (se provate a fare un ping sull'indirizzo ip non risponde) tranne nei momenti successivi ad un cambio di stato del sensore stesso.
Dunque, quando aprirete la porta su cui è montato il sensore Shelly, lui si connetterà al WiFi per inviare al Cloud il segnale di porta aperta.
In questa fase le variabili in gioco non dipendono tutte dallo Shelly Door/Window.
L'Access Point a cui il sensore si collegherà può essere più o meno lento a connettere il client (lo Shelly in questo caso), se a questo aggiungiamo il fatto che spesso lasciamo gli Shelly sull'impostazione di ricevere automaticamente un indirizzo IP dalla rete (cioè dal server DHCP), allora i secondi di ritardo tra quando apriamo la finestra e quando vediamo lo stato cambiare sull'app possono diventare veramente tanti (parliamo anche di 5-6 secondi).
Dunque il mio primo consiglio è quello di impostare lo Shelly Door/Window su IP fisso, in maniera tale da evitare ulteriore perdita di tempo per l'assegnazione dell'IP.
L'altra raccomandazione è quella di avere una buona infrastruttura WiFi che sia pronta e reattiva ad accettare la connessione in ingresso di sensori che funzionano come lo Shelly Door/Window2 (avere decine e decine di dispositivi connessi al WiFi del router dell'operatore telefonico di turno non è decisamente una buona idea).
Su una rete WiFi buona (come quella di casa mia) e con l'IP impostato in maniera fissa, le mie misurazioni sulla reattività dello Shelly si attestano su circa 2 secondi, tempo abbastanza buono per attivare automazioni tipo l'accensione di una luce di cortesia all'apertura di una porta o cose simili.
Qui di seguito il dettaglio delle caratteristiche tecniche dello Shelly Door/Window e subito dopo il video sul nostro canale YouTube della video-recensione.
... quasi dimenticavo... è possibile interrogare gli assistenti vocali sullo stato di apertura o chiusura di una porta ricevendo la risposta di chiuso o aperto!
POWERBattery life: 18 monthsBattery type: 2xCR123A – NOT includedPower supply AC: NoPower supply DC: No
SPECIAL FUNCTIONSIllumination measurement: YesMotion detection: NoOpen/Close: YesTilt angle detection: YesVibration detection: YesWater detection: NoTemperature measurement range: – 40°C ~ 60°C (± 1°C)
FEATURESOperational temperature: -10ºC to +50ºCLocal and remote control: YesSunrise/Sunset:YesWeekly Schedule: Yes
CONNECTIVITYWireless/WiFi Protocol: 802.11 b/g/nRadiofrequency: 2400 – 2500 MHzRadio signal power: 1mWRange: up to 50 m outdoors and up to 30 m indoors (depending on the building materials)
DIMENSIONSSize 82mm x 23mm x 20 mm, 52mm x 16mm x 13 mm
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